Progetto VERT: quali azioni?

Qualche tempo fa vi avevamo raccontato che il nostro progetto VERT (Valorizzazione dell’Ecosostenibilità attravero il Riciclo e la Tecnologia) era risultato vincitore del Bando ZAC – Zena Active Citizens del Comune di Genova.

Oggi vogliamo mostrarsi le diverse azioni che ci attendono, entrando un pì di più nel dettaglio.

Iniziamo con la prima: L’ULTIMA SPIAGGIA.

𝐂𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐞𝐧𝐭𝐫𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐬𝐮: progettazione e fabbricazione digitale di pezzi di ricambio e oggetti non più disponibili, rotti, fuori produzione e introvabili.
𝐂𝐨𝐧 𝐥’𝐨𝐛𝐢𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨 𝐝𝐢: generare meno rifiuti, meno sprechi, più cura di ciò che già abita le nostre case e più consapevolezza sulle possibilità alternative che la tecnologia ci offre, per alimentare buone pratiche di economia circolare e aiutarvi a non separarvi da ciò a cui siete affezionat*.
 
𝐀𝐛𝐛𝐢𝐚𝐦𝐨 𝐜𝐡𝐢𝐚𝐦𝐚𝐭𝐨 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 “𝐋’𝐔𝐥𝐭𝐢𝐦𝐚 𝐒𝐩𝐢𝐚𝐠𝐠𝐢𝐚” 𝐩𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́, 𝐬𝐩𝐞𝐬𝐬𝐨, 𝐥𝐞 𝐜𝐨𝐬𝐞 𝐚𝐫𝐫𝐢𝐯𝐚𝐧𝐨 𝐝𝐚 𝐧𝐨𝐢 𝐪𝐮𝐚𝐧𝐝𝐨 𝐬𝐞𝐦𝐛𝐫𝐚 𝐧𝐨𝐧 𝐜𝐢 𝐬𝐢𝐚 𝐩𝐢𝐮̀ 𝐧𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐝𝐚 𝐟𝐚𝐫𝐞.
 
Molte delle persone che varcano la soglia del nostro piccolo laboratorio blu alla ricerca di una riparazione sono state indirizzate da Guarnimobili: una bella sinergia di quartiere, fatta di collaborazione e fiducia.
 
Nei prossimi mesi ci piacerebbe parlare meglio degli oggetti che passano di qui anche 𝐚𝐭𝐭𝐫𝐚𝐯𝐞𝐫𝐬𝐨 𝐮𝐧 𝐩𝐨𝐝𝐜𝐚𝐬𝐭, che possa raccontare le storie di ciò che ripariamo e di chi sceglie questo servizio.

Qui sopra vedete, ad esempio, la riparazione effettuata sulle guide di un tavolo allungabile in cristallo, che, grazie al nostro intervento, ha ritrovato la sua funzionalità.

La seconda zione del progetto VERT è 𝐀𝐂𝐐𝐔𝐀 𝐏𝐀𝐒𝐒𝐀𝐓𝐀: un’idea spuntata come un germoglio ormai qualche anno fa, tanti ragionamenti condivisi e un disegno fatto a mano.
 
Sotto trovate il  primo schizzo del nostro 𝐬𝐢𝐬𝐭𝐞𝐦𝐚 𝐦𝐨𝐝𝐮𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐩𝐞𝐫 𝐥𝐚 𝐜𝐨𝐥𝐭𝐢𝐯𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐢𝐝𝐫𝐨𝐩𝐨𝐧𝐢𝐜𝐚 pensato per balconi stretti, interni e case piccole del centro storico, tipicamente poco illuminate: una soluzione compatta, personalizzabile, e fatta per chi vuole coltivare anche quando lo spazio sembra “non esserci”.
 
𝐑𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐞 𝐬𝐯𝐢𝐥𝐮𝐩𝐩𝐨 𝐬𝐚𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐢𝐥 𝐜𝐮𝐨𝐫𝐞 𝐝𝐢 𝐪𝐮𝐞𝐬𝐭𝐚 𝐟𝐚𝐬𝐞: testeremo forme, incastri, materiali, stabilità, facilità di montaggio e manutenzione. Perché vogliamo che la nostra idea sia anche comoda, resistente e accessibile.
 
𝐍𝐨𝐧 𝐟𝐚𝐫𝐞𝐦𝐨 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐨 𝐝𝐚 𝐬𝐨𝐥*: stiamo attivando collaborazioni con espert* del settore per unire competenze diverse e costruire qualcosa che funzioni davvero nella vita quotidiana e che sia il più possibile sostenibile.
 
𝐄 𝐩𝐨𝐢, 𝐜𝐨𝐧𝐝𝐢𝐯𝐢𝐝𝐞𝐫𝐞𝐦𝐨: organizzeremo workshop e momenti informativi aperti alla cittadinanza, per capire insieme come si coltiva in idroponica, come si risparmia spazio (e risorse) e come si passa dal “vorrei” al “posso farlo”.
 

L’ultima azione a cui ci dedicheremo è 𝐅𝐈𝐋𝐎 𝐃𝐀 𝐓𝐎𝐑𝐂𝐄𝐑𝐄, ovvero 𝐮𝐧𝐚 𝐫𝐢𝐜𝐞𝐫𝐜𝐚 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐚 𝐬𝐮 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐫𝐢𝐜𝐢𝐜𝐥𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐚 𝐩𝐥𝐚𝐬𝐭𝐢𝐜𝐚 𝐢𝐧 𝐦𝐨𝐝𝐨 𝐫𝐞𝐬𝐩𝐨𝐧𝐬𝐚𝐛𝐢𝐥𝐞, partendo da un gesto semplice: 𝐫𝐞𝐜𝐮𝐩𝐞𝐫𝐚𝐫𝐞 𝐥𝐞 𝐛𝐨𝐭𝐭𝐢𝐠𝐥𝐢𝐞 𝐝’𝐚𝐜𝐪𝐮𝐚 𝐩𝐞𝐫 𝐜𝐫𝐞𝐚𝐫𝐞 𝐟𝐢𝐥𝐚𝐦𝐞𝐧𝐭𝐢 𝐚𝐝𝐚𝐭𝐭𝐢 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐬𝐭𝐚𝐦𝐩𝐚 𝐢𝐧 𝟑𝐃.

𝐃𝐚𝐥 𝐏𝐄𝐓 𝐚𝐥 𝐩𝐫𝐨𝐠𝐞𝐭𝐭𝐨
Attraverso l’ottimizzazione di uno strumento autocostruito, che torcendo semplici fettucce di PET crea filamenti stampabili, otterremo un materiale che ci permetterà di sperimentare, progettare e creare oggetti utili e di design, anche ibridandolo con altri materiali, naturali o di recupero.
 
𝐈𝐥 𝐪𝐮𝐚𝐫𝐭𝐢𝐞𝐫𝐞 𝐜𝐨𝐦𝐞 𝐚𝐥𝐥𝐞𝐚𝐭𝐨
Questa azione ha come obiettivo anche la condivisione del processo con abitanti, bar, realtà locali: la plastica non sparisce, ma può cambiare forma e da rifiuto può diventare risorsa comune.
 
𝐃𝐢𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐚𝐩𝐞𝐫𝐭𝐞 𝐚𝐥 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐨
Riciclare non è una formula magica: è studio, tentativi, errori, miglioramenti continui e, soprattutto, è una responsabilità ambientale e culturale. Per questo mostreremo il processo, non solo il risultato e chiunque potrà vedere come funziona la filiera durante workshop e dimostrazioni.
 
La plastica è un materiale complesso, che fa parte della quotidianità di tutt*, in particolare della nostra. Non possiamo ignorarla, ma possiamo studiarla, testarla e trasformarla.
𝐏𝐞𝐫𝐜𝐡𝐞́ 𝐥𝐚 𝐬𝐨𝐬𝐭𝐞𝐧𝐢𝐛𝐢𝐥𝐢𝐭𝐚̀ 𝐮𝐧 𝐥𝐚𝐯𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐨𝐥𝐥𝐞𝐭𝐭𝐢𝐯𝐨, 𝐜𝐡𝐞 𝐬𝐢 𝐟𝐚 𝐢𝐧𝐬𝐢𝐞𝐦𝐞, 𝐮𝐧 𝐟𝐢𝐥𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐚 𝐯𝐨𝐥𝐭𝐚.

Il progetto VERT avrà una durata di 18 mesi ed è appena iniziato, perciò, man mano che proseguiremo con le attività, vi terremo aggiornat*!

Cofinanziato con il contributo dell’Unione Europea nell’ambito del programma PN Metro Plus e Città Medie Sud 2021.