Qualche anno fa, Emanuele e Davide di Scuola di Robotica si trovavano a Parigi, per la presentazione del robot umanoide Pepper alla fiera Innorobo.
Avvicinandosi ai vari tavoli espositivi, incontrarono lo stand di e-Nable France, dove fecero la conoscenza di Thierry Oquidam.
<< Thierry ci diede il suo biglietto da visita. Poco tempo dopo, scrivendo un progetto sul service learning (“fare cose utili a scuola”) il pensiero volò a Thierry, che divenne il partner con cui creammo “IoT in Education – we are the makers“.
Grazie a quel progetto danese imparammo a costruire protesi e trasferimmo quindi la nostra conoscenza ad altri colleghi. In particolare a Michela, che, per un esame di ingegneria biomedica, automatizzò uno di quegli ausili.
Nel frattempo, al MadLab 2.0 iniziammo a fare prove e ricerche, studiando le possibilità e le proposte già esistenti. Un giorno, mentre Michela a Modena conosceva l’Associazione Raggiungere Odv, Elena rispose a una telefonata: un’importante azienda voleva contribuire a far crescere il progetto, era giunto il momento di passare la palla a James per tirare le fila, organizzare riunioni, costruire contatti.
In pochissimo tempo si mise in moto una rete composta da tecnici, manager, ingegneri, educatori, imprenditori che, insieme, fondarono Io Do Una Mano, chapter di Enable attivo in tutta Italia (ma anche altrove!), pronto a fornire dispositivi stampati 3D a bambini e bambine con agenesia degli arti superiori.>>
Questa storia, che abbiamo volutamente raccontato come se fosse una fiaba, non è ancora finita, anzi!
Io do una mano è operativa da poco più di un anno e ha già distribuito una decina di ausili, progettati, stampati, assemblati e consegnati da un team completo in costante contatto con famiglie, associazioni attive sul territorio, sponsor e personale sanitario.
Sul sito dell’Associazione potete conoscere meglio la mission, escolorare il processo di consegna di un dispositivo, contribuire con una donazione al mantenimento delle attività e scoprire chi sono tutti i partner e i sostenitori del progetto.
Sulla pagina Fb, invece, trovate le storie dei bambini e delle bambine che sono stati fino ad ora aiutati/e da Io do Una Mano e tutti i passaggi di produzione degli ausili, uno step dopo l’altro.